domenica 9 novembre 2014

Recensione: Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

“Mezzanotte e 7 minuti. Il cane era disteso sull’erba in mezzo al prato di fronte alla casa della signora Shears. Gli occhi erano chiusi. Sembrava stesse correndo su un fianco, come fanno i cani quando sognano di dare la caccia a un gatto. Il cane però non stava correndo, e non dormiva. Il cane era morto. Era stato trafitto con un forcone.” (prime righe del libro)

AUTORE: Mark Haddon (traduzione Paola Novarese)
EDITO DA: Einaudi
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2003
ACQUISTATO DA: non ricordo più, l'ho acquistato tempo fa.
GENERE: Giallo, Mistero, Autismo
NUMERO DI PAGINE: 247
COSTO: € 9,90

Qualche informazione sull’autore
Mark Haddon è nato nel 1963, ed è uno scrittore e illustratore di libri per ragazzi. Ha lavorato per la televisione e per la radio. Vive ad Oxford. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte è il suo primo libro per adulti.

Trama
Questo è un giallo diverso da tutti gli altri. L’investigatore è Christopher Boone, ha quindici anni e soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo. Capisce tutto di matematica e pochissimo degli esseri umani. Odia il giallo e il marrone, ama il rosso e detesta essere toccato. Non è mai andato più in là del negozio dietro l’angolo, ma quando trova il cane della vicina trafitto da un forcone, inizia un viaggio straordinario che gli cambierà la vita.


copertina libro Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

Opinioni
Ho letto questo libro diversi anni fa. L’aveva acquistato mia mamma quando ero alle scuole medie, quindi non avevo provato grande interesse per la sua lettura. Passato qualche anno, l’ho ritrovato in giro per casa. Complici i miei studi scolastici, che in quel momento trattavano proprio dell’autismo, mi sono convinta a leggerlo.

È un libro particolare, sinceramente non ne ho mai letti di simili. 

Non è troppo verosimile per quanto riguarda la descrizione dell’autismo, quindi se cercate qualcosa in questo senso, il libro non fa per voi. Mark Haddon sceglie di scrivere in prima persona, fingendosi Christopher, e ci riesce piuttosto bene. La storia si snoda su due punti fondamentali: l’indagine sull’uccisione del cane e, soprattutto, sulla famiglia, i segreti, le difficoltà che possono nascere nel rapporto padre/figlio, madre/figlio e marito/moglie. È un romanzo di facile lettura, molto commovente, ma con lieto fine: mi ha colpita e mi è rimasto dentro.

Se cercate un libro da leggere altrettanto intenso ma con un finale inaspettato e meno roseo, vi rimando alla recensione "La solitudine dei numeri primi".
Il mio voto


A CHI LO SUGGERISCO?
- Sicuramente ad un pubblico adulto (non facciamoci ingannare dalla quantità di libri per bambini scritti dall’autore; questo NON è adatto ai più piccoli, sarebbe di difficile comprensione!).
- A coloro che cercano un libro diverso e non convenzionale.
- A  chi vuole informarsi un po’ sull’autismo, senza aspettarsi un trattato scientifico. Se siete interessati ai personaggi problematici, non vi pentirete a leggere "La cucina degli ingredienti magici".


CURIOSITÀ
 I capitoli del libro non seguono il classico ordine 1,2,3.. ma sono solo numeri primi. Quindi ci sarà il capitolo 2,3,5,7,11 ecc.. (un altro libro con una numerazione particolare dei capitoli è "La verità sul caso Harry Quebert")
- Nel libro, un capitolo è dedicato alla storia vera e propria, il capitolo successivo descrive Christopher e le sue abitudini, i suoi gusti e i suoi ragionamenti. C’è questa successione per praticamente tutto il libro.
- Il volume ha disegni, schemi e parole in grassetto.


DA LEGGERE CON.. Apertura mentale e capacità d’immedesimazione.  


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