martedì 16 dicembre 2014

Recensione: La verità sul caso Harry Quebert

Il giorno della scomparsa (sabato 30 agosto 1975)
“Centrale di polizia, qual è il suo problema?”
“Mi chiamo Deborah Cooper, abito in Side Creek Lane. Credo di avere appena visto una ragazza inseguita da un uomo nella foresta.”
“Cos’è successo esattamente?”
“Non lo so! Ero affacciata alla finestra, stavo guardando verso la foresta, e a un certo punto ho visto questa ragazza correre in mezzo agli alberi. Dietro di lei c’era un uomo… Credo che stesse cercando di sfuggirgli”. (prime righe del libro).

AUTORE: Joël Dicker (traduzione di Vincenzo Vega)
EDITO DA: Bompiani
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2012
ACQUISTATO DA: libreria in un ipermercato Coop
GENERE: Giallo, Mistero, Romanzo
NUMERO DI PAGINE: 775
COSTO: € 14,00

Qualche informazione sull’autore
Joël Dicker è nato a Ginevra nel 1985. La verità sul caso Harry Quebert è il suo secondo romanzo. Ha ottenuto il Grand Prix du roman de l’Académie Française 2012 e il Prix Goncourt des lycéens 2012. Il libro è in corso di traduzione in oltre 25 paesi.

Trama
Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma accadde qualcosa di imprevisto: Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d’America, viene accusato di aver ucciso Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della sua villa a Goose Cove. Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Dopo oltre trent’anni, deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola? E, naturalmente, scrivere un romanzo di grande successo.

copertina libro La verità sul caso Harry Quebert
Opinioni
Credo che questo sia il mio libro dell’anno!! Non esagero se dico che ne ho completato la lettura in poco più di una settimana (ricordo che il libro ha 775 pagine). Nonostante fosse il secondo romanzo di Joël Dicker, non conoscevo questo giovane autore, e ne sono rimasta particolarmente colpita. Mi piace molto il suo stile di scrittura, è pulito, lineare, chiaro.
Il libro è un giallo con la G maiuscola: ti rapisce, è difficile da smettere di leggere! Una volta chiuso, continui a rimurginare per capire quale potrebbe essere la soluzione al mistero. Il volume fa dei salti temporali: ci porta continuamente avanti e indietro nel tempo, passando da Aurora nel 2008 a quella del 1975. L’autore, in questo modo, ci fa conoscere i vari personaggi: è solo continuando nella lettura che si ha un quadro completo di questi. Dicker ne fa una descrizione talmente accurata che ad un certo punto ci si dimentica che si sta leggendo un romanzo: sembra che la storia sia realmente accaduta e che i personaggi siano reali.

Un’altra cosa che mi ha molto colpita è il fatto che fino alla fine non sia possibile districarsi nel mistero e quindi la lettura diventa entusiasmante: appena si risolve una questione, se ne apre un’altra, in un via vai di colpi di scena serrati.

Ho apprezzato molto anche il fatto che non sia rimasto nulla in sospeso: spesso, nei romanzi gialli così intricati e lunghi, alla fine qualcosa sfugge all’autore e non si risolvono pienamente alcuni misteri minori, problematica che non ho riscontrato in questo stupendo romanzo.

Ne sono rimasta affascinata: leggetelo, leggetelo, leggetelo!

Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
-A lettori adulti, esperti e non: nonostante il libro sia molto lungo, non è complicato.
-A chi ama i libri gialli che non lascino nulla al caso.
-A chi adora ragionare su un mistero (se vi ritrovate in questa descrizione, leggete anche “Il simbolo perduto”)

CURIOSITÀ
-Il libro non segue un filo temporale: i capitoli spaziano dal presente al passato. In qualunque caso, il libro non perde in chiarezza: l’autore riporta continuamente i riferimenti di anni e date, permettendo ai lettori di non confondersi.
-Prima di ogni capitolo, l’autore riporta i discorsi tra Marcus Goldman, quando era allievo di Harry Quebert, e di quest’ultimo: i due discutono e, capitolo dopo capitolo, il secondo insegna al primo i 31 consigli per diventare uno scrittore di successo.
-I capitoli partono dal 31 e arrivano all’1, quindi sono in ordine decrescente (un altro libro che ho letto che ha una numerazione particolare dei capitoli è “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”).

DA LEGGERE.. tutto d’un fiato!!!!


2 commenti: