mercoledì 7 gennaio 2015

Recensione: La cucina degli ingredienti magici

“Non c’è due senza tre. Mio padre muore. Mia madre muore. Poi c’è il funerale. Per alcuni potrebbe trattarsi di un’unica tragedia. Non per me. Il cimitero è la parte più facile. Una voce suadente, le bare che vengono chiuse, e io posso starmene lì impalata come se non ci fossi.” (prime righe del libro).

AUTRICE: Jael McHenry (traduzione di Elisabetta De Medio)
EDITO DA: Corbaccio
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2011
ACQUISTATO DA: Mondadori
GENERE: Romanzo, Cucina
NUMERO DI PAGINE: 276
COSTO: € 15,00

Qualche informazione sull’autrice
Jael McHenry ha studiato a Washington dove ha conseguito un master in scrittura creativa. Giornalista e cuoca appassionata, scrive su numerose riviste fra cui la North American Review, l’Indiana Review e la Graduate Review dell’American University. Vive a New York, e tiene un blog di cucina frequentatissimo.

Trama
Dopo l’improvvisa scomparsa dei genitori, Ginny, una ventiseienne riservatissima e patologicamente timida, cerca consolazione fra le ricette di famiglia. Da sempre cucinare è per lei una scappatoia quando non riesce a reggere l’angoscia, ma questa volta il profumo della zuppa della nonna fa apparire in cucina un ospite inatteso: il fantasma della nonna stessa, morta vent’anni prima, che le sussurra una frase sibillina: “ Non permetterglielo!”. Un ammonimento che la mette in allarme: la nonna si riferiva forse alla sorella di Ginny, Amanda, che vuole vendere la casa in cui hanno vissuto fino a quel momento?  Ginny, rassegnata all’idea di trasferirsi, comincia a radunare le cose a cui tiene di più e scopre dei segreti sepolti negli angoli più remoti della casa. Desiderosa di scoprire la verità, pensa di trovarla nelle parole dei suoi cari richiamandone i fantasmi attraverso le ricette da loro ereditate.

deborasenzah copertina la cucina degli ingredienti magici
Opinioni
Ho letto questo libro tempo fa. L’avevo visto sugli scaffali della libreria, ma ne avevo rimandato l’acquisto (avevo una luuuunga fila di libri da finire, prima di acquistarne uno nuovo). Poi, appena ne ho avuto modo, sono ritornata e l’ho acchiappato velocissima. Non so perché, ma mi ha conquistata subito: la copertina, il titolo, la trama.. tutto mi attirava. Una volta terminata la lettura, ne ero affascinata: le mie aspettative non erano state deluse. Sicuramente il libro non è un capolavoro (bisogna anche considerare il fatto che è un romanzo d’esordio, nonostante l’autrice sia una giornalista di professione), ma l’ho trovato ben scritto, scorrevole, piacevole, diverso dal solito.
All’inizio di ogni capitolo c’è una ricetta completa con ingredienti e procedimento; oltre ad essere una soluzione carina che attira consensi da chi ama cucinare, serve anche per lo svolgimento della trama. Infatti, Ginny richiama i fantasmi dei suoi cari tramite le ricette scritte da loro stessi.
Il libro è interessante anche per chi è incuriosito dai personaggi problematici: Ginny è affetta da una timidezza patologica, e, nonostante nel libro la parola autismo non venga mai espressa, credo che sia affetta da una particolare forma di quella malattia. Tiene un “quaderno della normalità”, una specie di diario che serve per calmarla e di tirare il filo della situazione; il personaggio di Ginny mi ricorda quello di Christopher nel libro “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”.
Navigando nel libro, troviamo mescolati tanti elementi che contribuiscono a renderlo così speciale: crescita personale, affetti familiari e problematiche che ne derivano, speranza, magia, dramma.. fino a giungere alla conclusione, che da una parte mi ha stupito e quasi commosso, ma dall’altra forse un po’ deluso, perché l’ho trovata quasi frettolosa. In qualunque caso, ne consiglio vivamente la lettura: io l’ho divorato in pochi giorni!

Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
-A tutti i lettori, esperti e non: il libro è scorrevole e piacevole da leggere.
-A coloro che amano pasticciare e creare in cucina.
-A tutti quelli che si interessano di problematiche come l’autismo e amano vedere il mondo dal punto di vista delle persone che ne sono affette.

CURIOSITÀ
-Come già accennato prima, quasi ogni capitolo si apre con una ricetta che potrebbe benissimo essere preparata nella nostra cucina (io non ho mai provato, sono proprio negata in questo campo)

DA LEGGERE CON.. una cioccolata calda con una super spruzzata di panna montata!




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